Un PD solo di D.C.? Non è vero perché c’è la Rete!
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Le candidature messe in campo dal PD di Renzi alle elezioni del 4 marzo rappresentano una novità a cominciare dal capoluogo siciliano dove è chiara la volontà di aprire il partito democratico a nuove esperienze e chiuderne altre fallimentari rappresentate dal fallimentare crocettismo.
Non vogliamo ancora una volta promuovere critiche all’ex Governatore Rosario Crocetta ma ci corre l’obbligo di rilevare che finalmente ciò che doveva realizzarsi cinque anni anni fa, d’improvviso e forse perché folgorato sulla via di Damasco Matteo Renzi ha recepito e cioè prendere le distanze dall’avventurismo travestito dall’antimafia di professione che nei fatti si è manifestato solo dannoso alla Sicilia ed al popolo siciliano apportando solo disoccupati su disoccupati.
Matteo Renzi avrebbe dovuto percepire ciò da parecchio tempo e non dalle batoste referendarie ed elettorali ma finalmente dobbiamo prendere atto che anche se con enorme ritardo hab fatto giustizia elettorale.
Crocetta & Co. non sono candidati e si permettono il lusso di gridare vendetta ma di cosa?
Si rendono conto dei danni causati alla Sicilia, al proprio partito e principalmente al popolo siciliano?
Di converso Matteo Renzi ha aperto le porte al Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Persona che dagli anni 90’, quando era alla guida della Rete, auspicava la nascita di un Partito Democratico simile a quello americano.
Leoluca Orlando, ha avuto sempre la fiducia degli elettori palermitani e grazie a ciò siede ancora a Palazzo delle Aquile mentre Crocetta che aveva assunto la carica di Governatore grazie ai partiti, finalmente e definitivamente ritorna alle faccende ordinarie.
Il PD a Palermo e in Sicilia, grazie a Leoluca Orlando può diventare attrattivo. Il disegno di Orlando degli anni 90’ era una grande Rete. E’ arrivata l’ora? La parola agli elettori del 4 marzo……