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Vittoria. Allarme del candidato sindaco Piero Gurrieri.

Vittoria. 17 agosto 2021
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Vittoria, situazione precipitata, ancora un lutto, Gurrieri: “Cittadini e Istituzioni facciano propria parte”.
“La situazione emidemiologica, in Città, sta precipitando, pochi minuti fa un decesso, l’ennesimo, di una donna di appena 51 anni, mentre i positivi hanno superato quota mille”. Lo dichiara Piero Gurrieri, avvocato, giornalista e candidato sindaco a Vittoria per il m5s, Città Libera e Vittoria nel Cuore in un video pubblicato su Facebook, che aggiunge: “È il momento di una “chiamata alle armi” che riguarda tutti, e bisogna far di tutto per ritornare alla normalità nei tempi più rapidi”.
“I rischi sono incombenti” – prosegue – “abbiamo sentito ieri il presidente della Regione aprire alla possibilità di un nuovo lockdown a ottobre. Se ciò accadesse, le imprese siciliane rischierebbero di essere travolte, e in più sarebbe possibile un ulteriore slittamento alla prossima primavera delle elezioni nei Comuni, e tra questi quello di Vittoria”.
“Ill presidente dice cose di questa gravità” – aggiunge Gurrieri – “alternandole con un pensierino sulla sua ricandidatura alle prossime regionali, e l’adozione di un’ordinanza bocciata dal Garante, da quasi tutta la sua maggioranza e dal buon senso. Parla di queste cose quasi con candore, ritenendosi vittima di una realtà – la pandemia – che si è abbattuta sulla Sicilia, ma trascura le proprie responsabilità”. 
“Il 23 la Sicilia sarà purtroppo gialla” , spiega – “nonostante l’artificio del Governo della Regione di evitarla aumentando i posti negli ospedali. Ma siamo ormai al limite: la Sicilia ha superato la soglia dei 50 positivi su 100mila abitanti, del 15% dei posti occupati nei reparti ordinari e del 10% in quelli di rianimazione, i tre parametri del giallo”.
“Musumeci” – dice ancora Gurrieri – “si spinge, però, a parlare di lockdown, quindi di rosso, e allora non esclude che da qui a poco in Sicilia l’incidenza settimanale dei contagi triplichi rispetto ad ora passando a oltre 150 casi ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 dal 15% al 40% per cento e quello per le terapie intensiva per pazienti dal 10% ad oltre il 30%. Uno scenario, insomma, apocalittico!”
“La Sicilia” – prosegue – “è prima in Italia per contagi, e non lo era mai stata, ed è l’ultima per percentuale di popolazione vaccinata, qualche domanda il presidente dovrebbe porsela, e qualche risposta dovrebbe darla anche a noi. Siamo in tanti a chiederci perchè non ha attivato subito alcune delle misure, quelle legittime, previste solo ora nella sua ordinanza, come la vigilanza ai porti e agli aeroporti, ad esempio. Come siamo in tanti, a Vittoria e non solo, a chiedergli perchè non abbia fissato le elezioni a settembre, c’erano due date utili, il 19 e il 26, nelle quali si sarebbero potute tenere in una presumibile condizione di sicurezza! ”
“Io ho fatto numerosi appelli in questo senso” – ricorda l’avvocato – “lui per tutta risposta ha scelto addirittura il 10 ottobre, dopo che il Governo centrale aveva deciso per il 3, e non si capisce che giochino ci sia sotto” .
“Ma ora” – annota – “non è il tempo delle recriminazioni, ma dell’umiltà e dell’unità.
Occorre prima di tutto dar fiato e corde alla campagna vaccinale perchè, piaccia o no, le statistiche dicono sia la più efficace difesa, e bisogna però farlo rispettando chi non ritenga di sottoporvisi, quindi con equilibrio e non con lo stile autoritario e militare di cui è permeata quell’ordinanza.
Occorre poi un intervento normativo immediato sulle elezioni, che bisogna siano celebrate almeno nei Comuni che hanno già subito quattro slittamenti.
Il Governo chiami quindi l’Ars a riunirsi d’urgenza e a varare un ddl” – propone Gurrieri – “che ne assicuri la possibilità di esercizio, con l’ampliamento degli orari utili, dei seggi elettorali e delle cautele”. 
“Il presidente” – conclude – “ci ha fatto colpevolmente perdere il treno di settembre, farci saltare ancora, per pura supponenza, le elezioni sarebbe drammatico, e oltretutto temo che la situazione rischierebbe, qui in Città, di degenerare, e non penso che il presidente o la destra locale, che si è guardata bene dal raccogliere il mio appello di elezioni a settembre intervenendo con i propri parlamentari che sostengono Musumeci, punti proprio a questo!
Ciascuno faccia quindi la propria parte!”

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