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Vittoria. Case all’asta allarme e indignazione.

Vittoria. 25 gennaio 2020
Dura lex sed lex… Qualcuno sostiene che è la legge, e contro la legge non ci si può opporre. Qualche altro sostiene che si tratta solo di sciacallaggio mirato, studiato e organizzato. Fatto sta che a Vittoria, nonostante la gente si sia tolta la vita, per salvare lla propria casa, nulla è cambiato, la gente onesta continua a non poter pagare, a volte, molto spesso, sempre, somme misere, e altri si appropriano di immobili di valore, con una manciata di euro. Il tutto avviene sotto gli occhi di tutti, anche di coloro i quali, sono credenti, ma tanto credenti, da esternare questa loro religiosità, recandosi giornalmente in chiesa e chiedendo perdono all’Altissimo. Fermo restando però, che se capita l’affaruccio, magari per impossessarsi legalmente di una casa, per soli cinquemila euro, mica lo perde per fare un favore a dei poveri disgraziati che come lui si sono rivolti allo stesso Dio, per chiedere protezione.
Ultimo episodio in ordine di tempo, quello della famiglia Scollo, inutile scrivere di chi parliamo, una famiglia conosciuta e stimata da tutti. Eppure adesso la famiglia Scollo, con uno spiegamento di forze che stamattina non noto nemmeno nella capitale, dove c’è in visita ufficiale, il vice di Trump, è stata buttata fuori dalla propria casa.
Si parla sempre di mafia, di criminalità, di tutto e di più, in questa povera Vittoria, ma intorno alle aste, c’è sempre un silenzio assordante, forse perché parlarne potrebbe essere scomodo? È solo una domanda, non una supposizione.

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