Vittoria. 28 novembre 2021
Un giovane di cui non si conosce l’identità è stato ferito a coltellate la notte scorsa.
Una sorta di movida violenta che si accanisce in una zona di Vittoria, la piazzetta antistante la scuola Vittoria Colonna, già da tempo nelle mani di gruppi di giovanissimi che impongono con la violenza la loro “legge”.
Basti pensare che tra i tanti episodi denunciati da tutti gli abitanti della zona, uno di questi, accaduto circa 4 mesi addietro, ha assunto la forma di una vera e propria sfida alle istituzioni. Mentre l’allora candidato Francesco Aiello, oggi sindaco, teneva un comizio, alcuni di questi appartenenti al “branco” che frequenta la zona, hanno danneggiato un interruttore della corrente elettrica, per togliere la corrente e staccare di conseguenza, il microfono utilizzato per il comizio. In quell’occasione Aiello avvertì la polizia che è subito intervenuta, ma naturalmente, gli autori dell’episodio di teppismo, si erano già dileguati quando è arrivata la volante.
Un altro appuntamento quindi, con un atto delinquenziale, una serie di episodi criminali, che se volessimo fare giornalismo fantascientifico, potremmo definire programmati, calibrati e organizzati.
Si potrebbe persino ipotizzare un tentativo di impedire di fare rimettere in cammino una città, che ha vissuto la tragedia del commissariamento del Comune e l’interruzione della democrazia.
Lo stesso Prefetto di Ragusa, in visita a palazzo Iacono due giorni addietro, ha definito il commissariamento di un ente, seppure a volte necessario, come una interruzione di un percorso democratico.
Su questo ultimo episodio, il sindaco ha rilasciato una dichiarazione che rilancia la fiducia nelle istituzioni.
“Sua eccellenza il Prefetto di Ragusa, nel corso della sua inaspettata e graditissima visita al Comune, ha detto che i riflettori dello Stato sono puntati su Vittoria, io credo a ciò che ha detto il capo del Governo di questa provincia e sono certo che il malaffare, la criminalità e il sopruso, saranno spazzati via molto presto. Già i primi segnali sono arrivati con la decisione del Questore, di effettuare controlli straordinari del territorio; diamo tempo allo Stato, di svolgere il proprio ruolo di tutore della sicurezza, della libertà e della democrazia”.
Intanto gli investigatori stanno lavorando senza sosta per cercare di far luce su questo ultimo inquietante episodio.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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