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Vittoria. Crisi agricola, il sindaco chiede un incontro urgente con il Ministro Martina

VITTORIA – Il sindaco, Giovanni Moscato, ha inviato questa mattina una lettera al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, al suo vice, Andrea Olivero, e per conoscenza all’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, per chiedere un incontro al fine di avviare una piattaforma di confronto volta ad affrontare l’attuale crisi agricola.
“Sono tornato a chiedere un incontro – ha spiegato il primo cittadino – perché la situazione esige una soluzione immediata. Lo scorso gennaio, assieme ad altri nove sindaci della fascia trasformata, avevo inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri, al ministro Martina, al Presidente Crocetta e all’assessore Cracolici per chiedere la dichiarazione dello stato di calamità naturale per le aziende colpite dalla virosi e dalle gelate invernali, nonché la moratoria delle scadenze e dei pagamenti nei confronti degli istituti di credito e dell’Inps e la convocazione di una conferenza Stato – Regioni per istituire un tavolo di confronto sull’emergenza agricola. Un mese dopo avevo scritto al Ministero dell’Interno e al Ministro delle Politiche Agricole per chiedere un’audizione per affrontare il tema delle agromafie, sollecitando anche un potenziamento delle forze dell’ordine a Vittoria. Finora, però, non abbiamo ottenuto alcun riscontro, e nel frattempo la crisi ha continuato a produrre gravissime conseguenze economiche e sociali. C’è la questione dei prezzi che va affrontata senza ulteriori ritardi: i prezzi non coprono nemmeno un terzo del costo di produzione. Oggi la mercuriale agricola segna 30 centesimi come prezzo di acquisto medio dal produttore del pomodoro ciliegino, e lo stesso pomodoro, sui banchi della grande distribuzione organizzata è venduto a 3,50 euro al chilo. Di fronte a questa evidente distorsione, il governo nazionale e quello regionale, finora sordi, devono avere il coraggio di dare delle risposte”.
Ecco il testo integrale della lettera del sindaco:

Egregio Signor Ministro,
Le scrivo da Sindaco di una città di oltre 60mila abitanti che ospita uno dei Mercati alla produzione tra i più grandi d’Europa e che basa la gran parte della propria economia sull’agricoltura.

Vittoria ha rappresentato e rappresenta una punta di eccellenza e di avanguardia nel panorama agricolo italiano anche se – specie negli ultimi mesi – sta patendo una gravissima crisi dovuta a svariati fattori concomitanti: l’aumento dei costi di produzione, la speculazione dei prezzi della grande distribuzione, la virosi che ha falcidiato gran parte della produzione, la stretta al credito agricolo e gli eventi meteorologici (come ondate di gelo e poi di caldo torrido) che hanno dimezzato il raccolto annuale.
Tutto ciò ha portato ad una crisi economica e sociale senza precedenti. Vittoria, oltre ad essere la capitale dell’ortofrutta è divenuta – nostro malgrado – la capitale delle aste giudiziarie. I produttori non riescono ad onorare i propri impegni e in città vi sono oltre 1500 aste giudiziarie che coinvolgono case e aziende agricole, con circa 700 sfratti esecutivi.
A ciò si aggiungono gli appetiti criminali che pervadono tutti i grandi mercati agricoli e che interessano il settore dei trasporti. Abbiamo denunciato con forza – organizzando lo scorso marzo una grande Marcia per la Legalità – in tutte le sedi opportune la minaccia delle agromafie, che sono un ulteriore elemento di distorsione del prezzo.

La grande questione del prezzo non è mai stata affrontata. Nella giornata odierna la mercuriale agricola segna 30 centesimi come prezzo di acquisto medio dal produttore del pomodoro ciliegino; un prezzo che non copre nemmeno un terzo del costo di produzione e che mette in ginocchio i nostri agricoltori.
Il contraltare è quello di trovare poi, sui banchi della grande distribuzione organizzata, il pomodoro ciliegino prodotto a Vittoria a 3,50 euro al chilo. Questa evidente distorsione, che arricchisce pochi e lascia nella disperazione un intero territorio, merita di essere affrontata dalle istituzioni nazionali.
Lo scorso 20 gennaio, con una missiva (prot.17/gab) indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministero per le Politiche Agricole, al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore regionale all’Agricoltura, dieci sindaci delle città della fascia trasformata hanno chiesto la dichiarazione dello stato di calamità naturale per le aziende colpite dalla virosi e dalle gelate invernali, nonché la moratoria delle scadenze e dei pagamenti nei confronti degli istituti di credito e dell’Inps e la convocazione di una conferenza Stato – Regioni per istituire un tavolo di confronto sull’emergenza agricola.
Lo scorso 23 febbraio, con un’altra missiva (prot.73/gab) indirizzata al Ministero dell’Interno e al Ministro delle Politiche Agricole, ho chiesto una audizione per affrontare il tema delle agromafie, sollecitando, inoltre, un potenziamento delle forze dell’ordine a Vittoria.
Adesso è il momento di dare risposte alla Città di Vittoria, ingabbiata da una crisi economica e sociale profonda. Da circa due settimane una signora vittoriese, Rosetta Piazza, moglie di un imprenditore agricolo con un’azienda all’asta totalmente svalutata sta conducendo lo sciopero della fame.
E’ l’ennesima prova della sofferenza di un popolo che chiede ascolto e soluzioni. Pertanto reitero – con carattere di estrema urgenza – la richiesta di un incontro con il Signor Ministro per le Politiche Agricole al fine di poter avviare una piattaforma di confronto volta ad affrontare l’attuale crisi.

Il Sindaco
Avv. Giovanni Moscato

Il Sindaco Giovanni Moscato
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