Vittoria. “I fatti non sussistono” L’editoriale di Sandro Alfieri.
2 min readVittoria. 17 ottobre 2023
I FATTI NON SUSSISTONO (su ItalReport)
L’editoriale di Sandro Alfieri
Condivido anche io con piacere questo articolo, nonostante sia stato scritto dal giornale diretto da Renzi, quello che prende soldi da un tagliagole. E lo condivido perché l’assoluzione da un reato grave di una persona che ha guidato la mia città natale per 10 anni, oltre a quelli precedenti da fedele vice Sindaco di Aiello, è una bella notizia e rassicura chi come me ha temuto che ciò che gli veniva contestato potesse essere vero. Sono sollevato e rallegrato dagli esiti di questa vicenda. Però da molto tempo la mia città è povera di intellettuali che siano in grado di esercitare un pensiero critico e, per compensare la lacuna, preferiscono fare confusione per mero tornaconto. Premessa: la città si divide in due fazioni, chi è con Aiello e tutti gli altri (fascisti, democristiani, presunti democratici e perfino chi crede alle frottole di Renzi). E ogni notizia di rilievo viene letta a uso e consumo di una delle due fazioni. Ad esempio, oggi capita che questo articolo di Faraone (non infierisco) venga letto dai nostri fini analisti come la prova dell illegittimità dello scioglimento del comune per mafia. Certo, Faraone fornisce un assist al bacio (ha un bravo suggeritore, si vede), ma rimango allibito dalla mediocrità di chi non comprende che siamo di fronte a due fatti completamente diversi. Gli ultrà diffidati anti-Aiello non comprendono, o fanno finta perché non posso credere che siano così stolti, che la relazione sullo scioglimento lambisce poche righe della vicenda che ha coinvolto (anche) l’ex Sindaco. Non comprendono che la relazione parla di altro. Parla di un sistema marcio, corrotto e facilmente condizionabile dalla mafia. Parla della rovina di una città, martoriata da gente infame. Ma veramente pensano che siano tutti così scemi? In attesa di leggere qualcosa di sensato sul tema e rinnovando la mia gioia per l’assoluzione di un ex Sindaco (che ho anche votato), rinnovo il mio appello: da una parte o dall’altra, cercate di elevarvi, di far salire la qualità del dibattito politico. Perché chi ha anche solo una dozzina di neuroni funzionanti riconosce il buffo bluff che volete portare avanti.
S.A.
