Vittoria. 08.05.2025
Una denuncia forte che purtroppo non è frutto di fantasia, quella che ieri pomeriggio, 7 maggio, il Sindaco di Vittoria, On. Francesco Aiello, ha postato sulla sua pagina Facebook.
Insieme a due agenti della polizia municipale e alcuni amministratori, si è recato in un sito, a pochi chilometri dal centro della città, in cui sono stati scaricati centinaia di bidoni, alcuni di colore blu e altri bianchi, che prima contenevano sostanze altamente inquinanti per l’ambiente. Il primo cittadino, in un video realizzato sul posto, incurante persino del danno che può causare il maneggio di quei contenitori, nonostante siano vuoti, ha ipotizzato che qualcuno, molto probabilmente una ditta che si occupa dello smaltimento (che dovrebbe essere legale n.d.r ) per cui certamente riceverà il giusto compenso, anziché conferire quei fustini di circa 20 litri cadauno in siti autorizzati e attrezzati, li ha scaricati a Vittoria. Aiello ha parlato pure di ecomafie, e questa ipotesi non appare tanto irreale, considerato che già in altre occasioni, l’ultima durante il periodo di gestione commissariale, quando, altri fusti, su cui era scritto: “attenzione veleno”, furono rinvenuti in un’altra zona della periferia di Vittoria. In quell’occasione, sempre Aiello, denunciò quanto accaduto, e, poche ore dopo, il sito era stato accuratamente ripulito.
Una denuncia forte, preoccupante e allarmante quella del primo cittadino, che teme per la salute dei cittadini, che andrebbe presa in seria considerazione e attenzionata dagli organi competenti.
E sempre nel pomeriggio di ieri, mentre era in corso la ricognizione nell’area dove si trovavano i bidoni, a poche centinaia di metri, gli agenti della polizia municipale sono stati attirati da una fumarola che rilasciava una densa e maleodorante colonna di fumo nero. Quando gli agenti si sono portati sul posto, hanno trovato del materiale nocivo per la salute che bruciava e una serra di proprietà di una persona confinante, che era stata lambita dalle fiamme, tanto è vero che ha subito danni. Come a dire, che questi sono atteggiamenti di sfida che vanno attenzionati.
Una situazione quella di Vittoria, che allo stato attuale non appare risolvibile, considerato che l’organico attuale della polizia municipale, dire che è insufficiente, vuol dire essere eccessivamente ottimisti. E se si volesse scendere nei particolari, e fare un confronto con gli organici di polizia, carabinieri e guardia di finanza degli anni passati, rispetto agli attuali, c’è da mettere le mani ai capelli e porsi qualche domanda.
Nel frattempo, appena accade qualunque cosa in questa città, tutti sono pronti a puntare il dito ed emettere sentenze di condanna che non ammettono ricorsi, nei confronti di questo o quello. Soprattutto dai centri vicini, spesso arrivano commenti che equivalgono a: tanto a Vittoria è normale che accada.
A questo punto sarebbe opportuno ricordare a tutti noi che, i poteri di amministratori locali, chiunque questi siano e qualunque casacca indossino, sono non limitati, ma molto di più, soprattutto per quanto riguarda l’ordine pubblico.
Sarebbe opportuna e necessaria una presa di coscienza da parte di chi ha la possibilità di “decidere” il futuro della città e intervenire per arginare fenomeni pericolosi e dannosi.

Di Giovanni Di Gennaro

Nato a Vittoria il 14 giugno 1952; completati gli studi superiori presso l'Istituto Magistrale di Vittoria, negli anni 70, anni in cui erano in servizio, docenti quali: Bufalino, Arena, Frasca, Traina e tanti altri nomi di prestigio, si iscrive a Roma presso la Facoltà di Psicologia. Non completa gli studi universitari e non consegue il diploma di laurea, in quanto nel 1973, viene assunto presso la ex Cassa Centrale di Risparmio V.E. Da sempre si considera più sindacalista che bancario, infatti, già nel 1975, diventa dirigente sindacale. Allo stato attuale, è Segretario Provinciale della FABI, il Sindacato più rappresentativo di categoria, e, inoltre, è componente del Dipartimento Comunicazione e Immagine del Sindacato, che pubblica un mensile: La Voce dei bancari. (150.000 copie al mese). Nel 1978, inizia a collaborare con il Giornale di Sicilia, per cui lavora fino al 1994. Si iscrive all'Ordine dei Giornalisti nel gennaio del 1981. Per oltre 20 anni, collabora con Radio-Video-Mediterraneo e con altre emittenti locali, regionali e nazionali. Dal 1996 ad oggi, collabora con La Sicilia. Dal 1997 al 2004 è corrispondente Ansa da Vittoria , Ragusa e provincia.  Direttore Responsabile di periodici, ultimo in ordine di tempo: Il Mantello di Martino, molti lo considerano "specialista" di cronaca nera.  Sempre attento alle vicende politiche, economiche, giudiziarie, riesce ad essere un attento osservatore e un apprezzato cronista.

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