2 Maggio 2024

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Vittoria. Rimpiangere il passato vuol dire vivere male il presente. Meditate gente.

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Vittoria. 28 luglio 2023 – Tanti anni addietro prima che lasciassi il quotidiano “La Sicilia”, ho pubblicato un mio articolo il cui contenuto era particolarmente pungente e aggressivo nei confronti della politica locale dell’epoca. Mi corre l’obbligo di ricordare a chi mi legge, che sono diventato giornalista nel 1981, dopo 27 mesi di pratica al “Giornale di Sicilia” pubblicando quasi esclusivamente articoli di cronaca nera e giudiziaria, quasi mai ho scritto di sport e di politica.
Per tornare a quell’articolo che suscitò tanto stupore, e, come accade spesso, lo scontro tra favorevoli e contrari, in quell’occasione mi sono spinto fino al punto di scrivere, -che l’unica volta che mio malgrado ho dovuto seguire un Consiglio comunale, avevo sentito più cattivo odore in quell’aula consiliare, che nelle sale degli obitori dei cimiteri, dove i medici legali eseguivano le autopsie ai morti ammazzati, e vi assicuro che da noi purtroppo, sono stati tantissimi.
Un collega giornalista che stimo, allora mi telefonò e mi disse: Gianni, secondo me hai esagerato un po’.
Io ho riflettuto a lungo su quella considerazione espressa dal collega e mi sono convinto che forse aveva ragione. Adesso, nonostante io non segua più la politica e le vicende che la riguardano, ivi compresi i Consigli, alla luce di quello che sta accadendo, che ha dell’incredibile ma è vero, mi devo ricredere e devo ripetere con più forza di prima, che certa politica emana cattivo odore, appesta la città e soprattutto gli incolpevoli cittadini.
A questo punto del mio editoriale, devo ancora una volta fare una precisazione; chi pensa che stia scrivendo per difendere tizio e condannare caio, o schierarmi con qualcuno, sbaglia, se volessi fare questo lo farei senza alcuna remora o timore.
Sto semplicemente cercando di difendere una città che in questo momento della sua storia, è privata di diritti essenziali per la sopravvivenza stessa dei cittadini.
Essendo un vittoriese orgoglioso di esserlo e come tale legato alla città in cui sono nato e vivo, mi sento mortificato, deluso e indignato. Se questo mio malessere dovesse offendere qualcuno, che mi denunci pure, non ho avuto paura delle minacce di chi sparava per convincere a tacere, figuratevi se posso temere rappresaglie da altri.
Come si fa ad arrivare al punto di essere l’un contro l’altro armato senza tenere conto delle vere esigenze e necessità dei vittoriesi. Come si fa a passare intere giornate ad intercettare post sui Social per sputare veleno sugli altri e ingaggiare guerre tra personaggi che vivono solo ed esclusivamente di liti, di critiche, di accuse, di maldicenze e di tutto ciò che rende il confronto, meschino e persino immorale.
Riflettete, anzi riflettiamo, io per primo, ci stiamo logorando, ci stiamo consumando, senza renderci conto che stiamo procurandoci danni irreversibili.
Vittoria non è questo che vuole, vuole una politica capace e che non si trinceri dietro cariche e incarichi ottenuti con i voti dei cittadini, per beceri interessi personali.
Se continuiamo su questa strada, potremmo persino rimpiangere il passato, segno evidente che il presente non ci soddisfa.

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